E’ fissato per domani al ministero della Giustizia l’incontro tra la giunta dell’Associazione nazionale dei magistrati (Anm), guidata dal presidente Cesare Parodi, e il ministro Carlo Nordio. N
on si parlerà della riforma sulla separazione delle carriere, Csm e Corte disciplinare
sulla quale esecutivo e toghe vanno avanti ognuno per la sua strada. Sul tavolo, invece, ci saranno l’aumento dell’organico della magistratura, la carenza del personale amministrativo, gli strumenti informatici a partire dal malfunzionamento di App per il processo penale telematico, le carceri, ma anche questioni legate ai recenti provvedimenti del governo sul femminicidio e sul ‘pacchetto sicurezza’, come spiega all’Adnkronos il segretario generale dell’Anm Rocco Maruotti. Questioni, legate al funzionamento del sistema giustizia, sulle quali “ci aspettiamo di ricevere già alcune risposte – precisa – perché di fatto sono tutti temi che abbiamo già posto e che il ministero conosce benissimo”. Un confronto che, dopo il clima incandescente degli ultimi mesi tra politica e magistratura e gli ennesimi attacchi, secondo Maruotti deve partire da un presupposto: “Il dialogo si fondi sul rispetto reciproco e delle reciproche posizioni”.
Le toghe sono pronte a porre domani sul tavolo del ministro le proposte che già, in otto punti, avevano avanzato nel vertice del 5 marzo scorso a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Rinnoveremo la richiesta dell’aumento dell’organico della magistratura: faremo emergere ancora una volta che in Italia – a fronte della presenza di un quarto dei magistrati rispetto alla media europea – abbiamo un carico di lavoro di sei volte superiore”, sottolinea Maruotti ricordando che l’associazione aveva già sollevato la necessità di assumere “mille nuovi magistrati l’anno per i prossimi 5 anni; nel 2023 c’è stato un incremento delle assunzioni e chiederemo…
Fonte www.adnkronos.com 2025-04-14 16:44:41