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Notizie da Reggio Calabria

In coma dopo pestaggio, fissata messa alla prova per ragazza – Calabria

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Accusata di concorso anomalo nel tentato omicidio di D. Ferrario

(ANSA) – CATANZARO, 07 GIU – Il gup del Tribunale dei
minorenni di Catanzaro Emanuela Folino, ha disposto in 2 anni e
6 mesi la durata della messa alla prova per la ragazza – 17enne
all’epoca dei fatti – accusata di concorso anomalo nel tentato
omicidio di Davide Ferrerio, il 22enne bolognese, aggredito l’11
agosto 2022 a Crotone e ora ricoverato in coma irreversibile nel
capoluogo emiliano.
   
La giovane è all’origine dell’aggressione compiuta da Nicolò
Passalacqua, di 22 anni, che colpì Davide scambiandolo per uno
spasimante dell’allora 17enne. All’origine dell’aggressione,
infatti, c’è stato un assurdo scambio di persona nato da una
relazione social tra la ragazza, alla quale era interessato
Passalacqua, ed un 32enne che si celava sotto un profilo falso
con il nome di un ex fidanzato. Per questo la mamma della
giovane, di 42 anni, aveva organizzato un appuntamento per
scoprire chi fosse l’uomo. La ragazza, insieme ad un gruppo di
parenti e a Passalacqua si era recata davanti al Tribunale. Qui
hanno incrociato il 32enne che, capito che l’appuntamento poteva
essere una trappola, si è defilato e, dopo aver raggiunto
l’auto, ha inviato un messaggio alla ragazza dicendo di avere
“una camicia bianca”. In quel momento passava Davide, del tutto
estraneo alla vicenda, che è stato puntato da Passalacqua ed
aggredito con un calcio alle costole ed un pugno alla testa
proprio perché indossava una camicia bianca.
   
La ragazza, difesa dall’avvocato Aldo Truncé, è stata
processata davanti al Tribunale dei Minorenni di Catanzaro e si
è avvalsa del rito abbreviato; nei suoi confronti era stato già
disposta la messa alla prova il 5 aprile scorso. Questa mattina
il gup, dopo aver ascoltato il programma proposto dalle
assistenti sociali, nonostante la contrarietà del procuratore
dei Minorenni Maria Alessandra Ruberto, ha determinato in 2 anni
e 6 mesi (questi ultimi già scontati) la durata della messa
alla prova. Inoltre ha revocato la misura degli arresti
domiciliari e disposto la scarcerazione. La giovane, che si
trova ora in una casa protetta a Messina, svolgerà lì l’attività
a favore di persone disabili con l’obbligo anche di terminare
gli studi e seguire alcuni progetti di recupero proposti dalle
assistenti sociali. (ANSA).
   

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