Sono stati tutti prosciolti dalle accuse dal Gup Valerio Trovato, i sette bancari della sede cittadina di Unicredit finiti nel mirino della Guardia di Finanza nell’operazione “Chiro”. E si trattava di accuse gravi, seppure con diversi profili di responsabilità, quelle sostenute dalla Procura della Repubblica, che ipotizzava che i bancari avessero organizzato un’associazione per delinquere con la finalità di commettere i delitti di estorsione, truffa ed usura. Accuse che il Gup ha raso al suolo mettendo fine all’incubo vissuto dagli imputati Corrado Loddo, Raffaele Crifò Gasparro, Giuseppe Morabito, Annalisa Costarella, Francesco Santangelo, Francesca Bonfà e Gerardo Cucinotta.
Per i pubblici ministeri Nunzio De Salvo e Domenico Cappelleri, che hanno coordinato le indagini delle Fiamme Gialle, gli indagati avrebbero fatto parte di un’associazione a delinquere composta dal direttore (Corrado Loddo) di un ufficio finanziario “small business” incardinato nella sede centrale reggina di Unicredit e da sei dipendenti del medesimo ufficio, dedita alla commissione dei reati di usura, estorsione e truffa, anche aggravati.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-10-27 01:32:52
