“Questa campagna elettorale è fortemente schiacciata sui temi economici e sulla crisi energetica che preoccupa non poco per l’inverno ormai alle porte. Ci sono altri temi fondamentali però che restano in secondo piano come la lotta alle mafie. E’ quanto denuncia da tempo l’Associazione Avviso Pubblico: “Nella dialettica fra partiti il tema mafia non occupa una posizione centrale, manca un costruttivo confronto sul perseguimento di strategie e politiche di prevenzione e contrasto alle mafie, punto nevralgico per lo sviluppo economico e sociale dell’Italia. Manca una visione sistemica circa l’attuale pervasività e pericolosità dell’agire mafioso”. E questo non ce lo possiamo permettere, i dati sono allarmanti e non dobbiamo abbassare la guardia”. Lo scrive in una nota Amalia Bruni, Vicepresidente della Commissione Antindrangheta in seno al Consiglio Regionale. “Dai report giungono segnali molto preoccupanti. Commissione Parlamentare Antimafia, Ministero dell’Interno, Direzione Nazionale Antimafia e Banca d’Italia spiegano come sia aumentata la pressione mafiosa sul tessuto economico di tutto il territorio nazionale. Dalla Banca d’Italia giungono dati drammatici sulle operazioni sospette per il riciclaggio di denaro sporco. Nel primo semestre del 2022 le segnalazioni sono state 74.233, il 6% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, anno in cui si era già stabilito un nuovo record negativo. Se aggiungiamo il fatto che sono state emesse dalle Prefetture dall’agosto 2020 a fine luglio 2022 oltre 4000 interdittive si capisce quanto sia grave la situazione. Sono 278 dal 1991 ad oggi i comuni sciolti per mafia tra cui anche due capoluoghi di provincia come Foggia e Reggio Calabria, oltre a sei aziende sanitarie. L’Appello di Avviso Pubblico è chiaro: “Le mafie si evolvono, si adattano ai tempi, colgono le occasioni, sfruttano la complicità e la connivenza di un’area grigia che nel corso del tempo si è estesa nel…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-09-13 07:50:48