“La remissione clinica nell’artrite reumatoide è l’obiettivo principale che ciascun reumatologo dovrebbe porsi insieme al proprio assistito perché è il momento in cui il paziente sta bene, è privo di sintomi. È lo stato di malattia che ci permette di raggiungere i migliori risultati possibili a medio e lungo termine. Se un paziente è in remissione ovviamente ‘pesa’ meno sul bilancio della sanità: avrà meno probabilità di progredire radiologicamente, svilupperà meno complicanze articolari nel lungo corso della patologia”. Così Roberto Caporali, direttore del Dipartimento di Reumatologia e Scienze mediche Asst Pini-Cto di Milano, commentando i risultati di uno studio pubblicato su ‘Advances in Therapy’, dai quali emerge che raggiungere la remissione clinica nell’artrite reumatoide comporta benefici economici, con risparmi tra il 19% e il 52% dei costi medici diretti e tra il 37% e il 75% dei costi indiretti.
“Il raggiungimento di alte percentuali di remissione già dall’inizio del ciclo di trattamento – prosegue – può aiutare i pazienti a mantenere la funzionalità articolare e evitare la disabilità a lungo termine. Questa pubblicazione ha raccolto nuove osservazioni sui benefici anche economici del raggiungimento del controllo della malattia. Tali risultati evidenziano l’importanza della strategia treat-to-target nel raggiungimento della remissione nell’artrite reumatoide”.
“Tutti noi reumatologi – spiega Caporali – siamo sempre stati convinti che se un paziente raggiunge la remissione ovviamente rappresenta un risparmio per il Servizio sanitario nazionale: necessiterà di un minore numero di visite diverse da quella reumatologica, potrà effettuare meno visite dal reumatologo e soprattutto non avrà bisogno di cambiare farmaci in continuazione per raggiungere la remissione”.
“Non solo: se un paziente raggiunge la remissione con un farmaco – prosegue il reumatologo – questo consente un risparmio…
Fonte www.adnkronos.com 2022-03-30 17:52:01