Nel latte delle mamme vaccinate contro il Covid si trasmettono anticorpi IgG specifici che possono proteggere i bambini, anche dopo quattro mesi dalla seconda dose vaccinale. E’ quanto emerge da uno studio dell’Irccs materno infantile Burlo Garofolo di Trieste i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista ‘Vaccines’, e che ha potuto contare su dottoresse, ostetriche e infermiere dello stesso ospedale. “Abbiamo colto l’occasione – spiega Giuseppe Ricci, direttore della Clinica ostetrica e ginecologica del Burlo – della presenza di tante donne in età fertile vaccinate precocemente perché lavoratrici della sanità. La recente pandemia sta infatti richiedendo proprio a loro un grosso sforzo lavorativo associato a preoccupazioni per la propria salute e per quella dei loro bambini. Lo studio, poi, è stato esteso anche ad altre mamme della nostra città. Per le donne la ripresa del lavoro, infatti, spesso si associa alla scelta se e come proseguire l’allattamento ed era quindi importante capire se e come gli anticorpi indotti dal vaccino nelle neomamme persistessero nel latte materno e potessero, quindi, trasmettersi ai neonati”.
Considerando che le mamme che hanno partecipato allo studio, essendo attive in ospedale e quindi ad alto rischio di contrarre l’infezione, e dato che per i bambini più piccoli non esiste altra forma di protezione dall’infezione, i curatori della ricerca dell’Irccs triestino si sono, poi, chiesti se possa essere utile proseguire l’allattamento nel tempo. Gli studi pubblicati fino a prima della realizzazione di quello del Burlo, infatti, avevano riguardato in gran parte la risposta anticorpale delle donne durante l’infezione e solo pochissimi avevano studiato la risposta anticorpale nel latte materno dopo la seconda dose vaccinale. Lo studio condotto al Burlo, invece, si è protratto nel tempo, confermando la presenza nel latte di anticorpi IgG specifici anche dopo quattro mesi dalla…
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-11 13:40:00