Sono 136 i matrimoni religiosi annullati in Calabria nel 2021. Il dato è emerso nel corso dell’apertura dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano calabro (Teic) e del Tribunale ecclesiastico interdiocesano calabro d’appello (Teica). I lavori si sono svolti nell’aula magna Vittorio Mondello del Seminario arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria e sono stati presieduti dai due moderatori, monsignor Fortunato Morrone (Teic) e monsignor Claudio Maniago (Teica) con le relazioni dei corrispettivi vicari giudiziali, monsignor Vincenzo Varone e monsignor Erasmo Napolitano. Si tratta della prima inaugurazione presieduta dai due arcivescovi che recentemente sono stati nominati da papa Francesco alla guida della Chiesa di Reggio – Bova e di Catanzaro – Squillace. Ha tenuto la prolusione monsignor Alejandro Arellano Cedillo, decano del Tribunale della Rota Romana.
Alla cerimonia erano presenti i vescovi della Conferenza episcopale calabra (Cec), radunata in riva allo Stretto per la sessione invernale, accanto alle massime autorità civili e militari del territorio. Un appuntamento che si è rinnovato dopo lo stop subito lo scorso anno a causa dell’emergenza pandemica. Quest’anno, inoltre, è la prima volta che l’apertura dell’anno giudiziario del Teic e del Teica avviene in contemporanea. Il Teic opera in Calabria da 81 anni ed «è una storia di molte persone che ci hanno messo il cuore per espletare un «munus» che ha dato al popolo di Dio un apporto specifico contribuendo alla «salus animarum”». ha detto, in apertura di relazione, il vicario giudiziale del Teic, monsignor Vincenzo Varone. Il vicario giudiziale ha passato in rassegna i ruoli cardine all’interno del Tribunale ecclesiastico: dal giudice alla struttura giudiziaria, composta da 13 dipendenti.
Riferendosi alle prime figura, Varone ha specificato come «tale compito è molto prezioso ma molto gravoso, sia in termini di lavoro, sia in termini di coscienza;…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-02-04 16:56:25