
Potrebbe essere un Consiglio nazionale da dentro o fuori, quello di oggi, per Chiara Appendino. L’ex sindaca di Torino, nella riunione che si terrà in streaming dalle 10 del mattino assieme ai maggiorenti del Movimento 5 stelle, potrebbe tirare le fila e decidere se presentare a Giuseppe Conte le dimissioni dalla carica di vicepresidente, come ventilato nell’assemblea dei parlamentari di martedì scorso.
La telefonata Conte-Appendino
La lunga telefonata di giovedì con l’ex premier, che lei ha voluto, non è stata risolutiva per appianare le divergenze in merito alla rotta che il movimento ha preso, con e senza alleanza con il Partito democratico – che pure ha un peso notevole nei ragionamenti di Appendino.
Se, infatti, anche nella seconda parte del Consiglio nazionale, iniziato mercoledì per discutere dell’indirizzo politico del Movimento 5 stelle e a cui la deputata non ha partecipato, si dovesse continuare ad ‘autoassolversi’, proseguire nel portare acqua al mulino di chi, un tempo, si combatteva quasi con ferocia, come per esempio Eugenio Giani, rallegrandosi del 4%, Appendino potrebbe per davvero mettere le sue dimissioni sul tavolo di Conte. Che no, spiegano fonti vicino a lei, non sarebbero affatto un gesto simbolico. Al netto del fatto che, come spiegato dallo stesso presidente, i suoi vice scadono dalla carica insieme a lui, per l’ex sindaca avrebbero il significato di dare una scossa, smuovere le coscienze, creare un dibattito e seguire una linea più coerente rispetto al corso pentastellato di un tempo. Se tornare agli albori è impossibile, non tradirsi del tutto è un dovere morale.
Il futuro di Appendino, le sue intenzioni
E quindi il dilemma, piuttosto, sarebbe per il futuro, di Appendino, certo, ma anche di quei Cinquestelle che orbitano nella sua galassia. La sua volontà non sarebbe quella di aprire una fronda, e non vuole fare le scarpe a Conte, motivo per cui non si è…
Fonte www.adnkronos.com 2025-10-18 05:00:28

