“Mi impegnerò con tutto il
cuore perché possiate tornare a fare quello che amate: nuotare”.
È la promessa che il ministro per lo Sport Andrea Abodi, ha
rivolto ai giovani atleti della Kroton Nuoto, esclusi ormai da
mesi dalla piscina olimpionica comunale di Crotone a causa del
contenzioso tra le società Kroton Nuoto e Rari Nantes Auditore,
entrambe assegnatarie in Ati per la gestione dell’impianto.
Il ministro ha incontrato i ragazzi oggi, a margine di
un’iniziativa elettorale di Fratelli d’Italia sullo sport in
Calabria, insieme alla sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro.
I giovani nuotatori, accompagnati da tecnici e genitori, hanno
esposto ancora una volta lo striscione già mostrato in numerose
occasioni: “Piscina diritto non privilegio, art. 33 della
Costituzione violato a Crotone”.
L’estate, per gli atleti, è trascorsa con allenamenti in
mare; l’autunno si è aperto con trasferte di oltre 150
chilometri per raggiungere la piscina di Giovino, nel comune di
Catanzaro. “Sono contento della presenza di una rappresentanza
di ragazzi che sono qui solo perché vogliono fare sport – ha
detto Abodi -. Lo sport è una difesa immunitaria e uno strumento
di riscatto sociale, un mezzo per recuperare le disparità”.
Il ministro ha assicurato che la questione diventerà un
impegno diretto del governo. “Sta a noi – ha detto – dare un
futuro a questi ragazzi. Se sono arrivato in ritardo rispetto
alla lettera che mi era stata inviata dai genitori, oggi non lo
sono più. Mi assumo la responsabilità di seguire da vicino la
vicenda. I contenziosi tra adulti non possono penalizzare
bambini e atleti che non hanno alcuna responsabilità. Serve una
soluzione in tempi brevi”.
Abodi ha concluso ribadendo che “la negazione dello sport è
una mortificazione alla quale ho il dovere di porre rimedio”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte www.ansa.it 2025-10-01 16:59:17

