
26 settembre 2025 | 13.18
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La Global Sumud Flotilla in viaggio verso Gaza “potrebbe incontrare il primo ostacolo reale entrando nella Zee Zona economica esclusiva di Israele (estesa per principio generale entro le 200 miglia nautiche dalla costa) che nel caso di Israele si proietta verso ovest per circa 200 miglia nautiche ma viene ridotta a nord e a sud dal fatto che altre Zee (Cipro ed Egitto) si sovrappongono, così come a sud l’area della Striscia di Gaza”. Ne parla con l’Adnkronos l’esperto in Diritto della navigazione Giuseppe Loffreda, fondatore del Think Tank operativo nel settore, Legal4Transport.
Secondo il Marittimista, al di là del regime giuridico ordinario (Unclos) che si applica sugli stati costieri in pace, potrebbe entrare in gioco il Diritto dei conflitti armati marittimi (Manuale di Sanremo, diritto consuetudinario) dal momento che lo stato costiero (in tal caso Israele) è belligerante. Pertanto, “Israele potrebbe tentare di bloccare gli attivisti della Flotilla dal momento che potrebbe considerare la flotta umanitaria non neutrale ma nemica in quanto portatrice di interessi di una parte belligerante ed impedirle l’accesso e il passaggio già al di fuori delle sue acque territoriali”. Cosa potrebbe accadere alla Flotilla? “La flotta può essere fermata ed ispezionata per verificare che le imbarcazioni non trasportino materiale di contrabbando o per supporto / assistenza militare; per il controllo dei visti di ingresso; E rischia il coinvolgimento in ostilità (mine, blocchi, attacchi accidentali), e se viola un blocco, che è presumibile, le barche della Flotilla potrebbero essere sequestrate e requisite”, risponde.
E se al contrario la Flottilla non dovesse trovare ostacoli nella Zee? “Il successivo ‘gate’ sarà a 24 miglia, all’ingresso…
Fonte www.adnkronos.com 2025-09-26 11:18:42

