Non ci sono più consiglieri comunali
e quindi l’assemblea civica va sciolta. E’ quanto accade a Cutro
dove una raffica di dimissioni dei consiglieri ha fatto scendere
il numero dei componenti dell’assemblea a 7 su 16. Numero al di
sotto della soglia minima prevista per il regolare
funzionamento.
La situazione non consente surroghe, poiché alle elezioni del
2022 si presentò una sola lista, Gente per Cutro, con candidato
sindaco Antonio Ceraso, e tutti i candidati furono eletti.
Quello che inizialmente appariva come un punto di forza per il
primo cittadino si è trasformato in un boomerang: dalla fine del
2023, infatti, una frattura interna alla maggioranza ha messo in
discussione la gestione del primo cittadino.
Negli ultimi giorni le dimissioni si sono moltiplicate: il 12
agosto avevano lasciato l’assessore all’Agricoltura Vincenzo
Andreoli, l’assessore al Bilancio Maria Teresa Stirparo e il
presidente del Consiglio Piero Lorenzano; prima ancora, c’erano
state le dimissioni di Sara Brugnano (18 luglio) e Chiarella
Muto (7 agosto) che avevano indebolito la compagine di governo.
A queste recenti dimissioni si aggiungono quelle rassegnate nel
2024 da Rocco Curcio, che però era già transitato
all’opposizione. Con 10 consiglieri in carica il Consiglio
sarebbe potuto andare avanti, ma oggi hanno presentato le
dimissioni Damiano Aiello, Elisa Parrotta (entrambi di Fratelli
d’Italia) e Pietro Le Piane (Forza Italia), tre consiglieri che
dalla maggioranza erano passati all’opposizione per vedute
opposte a quelle del sindaco.
Con soli sette consiglieri rimasti fedeli a Ceraso, lo
scioglimento dell’assemblea è inevitabile. Con questi numeri
infatti, si determina la riduzione del Consiglio comunale a meno
della metà dei suoi componenti (7 su 16), caso per il quale è
previsto lo scioglimento. Ora la Prefettura di Crotone dovrà
procedere con il commissariamento dell’ente e la convocazione di
elezioni anticipate.
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Fonte www.ansa.it 2025-08-14 10:45:09

