I finanzieri del Comando
provinciale di Crotone hanno dato esecuzione oggi a un
provvedimento interdittivo di sospensione dall’esercizio del
pubblico servizio nei confronti dei venti dipendenti della sede
crotonese dell’Arsac, l’Azienda regionale per lo sviluppo
dell’agricoltura calabrese, indagati per truffa ai danni dello
Stato.
Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini
preliminari di Crotone su richiesta della Procura della
Repubblica nell’ambito dell’indagine avviata dal Gruppo della
Guardia di finanza nel novembre 2024 e incentrata su un presunto
ampio fenomeno di assenteismo all’Arsac.
Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, all’interno
della sede crotonese dell’ente, si sarebbe consolidato un
sistema illecito basato su timbrature effettuate anche per conto
di colleghi assenti, scambi di badge aziendali e simulazioni
sistematiche della presenza in servizio con condotte che
prevedevano arrivi posticipati, uscite anticipate e assenze
durante l’orario di lavoro, tutte non autorizzate. Le presunte
irregolarità hanno riguardato la quasi totalità del personale in
organico: sono stati indagati, infatti, 20 dipendenti su 23.
Il provvedimento di natura cautelare è stato ritenuto
necessario per impedire la reiterazione delle condotte
fraudolente, giudicate dal Gip “sistematiche” e inserite in un
contesto di “malcostume condiviso” che ha arrecato non solo un
rilevante danno patrimoniale, ma anche un grave pregiudizio
all’immagine dell’Amministrazione regionale calabrese. Cinque
dipendenti sono stati sospesi dal servizio per 6 mesi, gli altri
quindici per 3 mesi.
Le risultanze investigative parlano di oltre 1.160 ore di
assenza ingiustificata accertate in appena 43 giornate
lavorative monitorate, e di un danno economico quantificato in
circa 18.000 euro. Per questo il 19 giugno scorso, la Procura
aveva già emesso un decreto di sequestro preventivo di circa 15
mila euro delle retribuzioni indebitamente percepite, eseguito
dai militari della Guardia di finanza.
L’operazione si inserisce nell’ambito di una più ampia
strategia di contrasto alle frodi nella pubblica amministrazione
voluta dalla Procura della Repubblica di Crotone guidata da
Domenico Guarascio.
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Fonte www.ansa.it 2025-07-02 11:37:25