La maggioranza di governo torna a dividersi sulla spinosa questione del terzo mandato dei governatori. Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge approvata dalla Provincia autonoma di Trento, che aprirebbe la strada a una terza candidatura consecutiva del presidente leghista Maurizio Fugatti. Una scelta accolta con netta contrarietà dalla Lega, che durante la riunione ha fatto sentire la propria voce, pur in assenza di un voto formale sul provvedimento. Nel corso del Cdm, durato circa un’ora e mezza, i ministri leghisti Roberto Calderoli e Matteo Salvini avrebbero illustrato le ragioni del no all’impugnativa. Per Fratelli d’Italia sarebbero intervenuti il ministro delle Politiche Ue Tommaso Foti e il capo delegazione Francesco Lollobrigida, quest’ultimo protagonista alcune settimane fa di un botta e risposta proprio con Calderoli sullo stesso tema. Lollobrigida e Foti avrebbero espresso il loro sostegno all’impugnazione del provvedimento, ma il confronto con i leghisti sarebbe stato all’insegna del ‘fair play’: il ministro dell’Agricoltura, infatti, avrebbe colto l’occasione per complimentarsi con Calderoli per “l’ottimo lavoro” svolto sul fronte delle riforme.
Anche il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani si sarebbe detto favorevole all’iniziativa del governo: sulla stessa linea il ministro azzurro per le Riforme, Elisabetta Casellati. A tirare le somme, al termine del dibattito, è stata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che avrebbe dato il via libera all’azione dell’esecutivo sottolineando la necessità di aspettare il responso della Corte costituzionale sulla questione terzo mandato.
Opposizioni: “E’ crisi di governo”
Di fatto una mossa che permette di allentare le tensioni in maggioranza, ma che non impedisce una lettura della contrapposizione in Consiglio dei ministri che le opposizioni cavalcano per puntare il dito, parlando…
Fonte www.adnkronos.com 2025-05-19 21:57:52