Dovranno risarcire il ministero
dell’Interno per 34 milioni di euro, soldi di cui, secondo
l’accusa, si erano impossessati attraverso una gestione illecita
dei fondi per la gestione del centro di accoglienza migranti di
Isola Capo Rizzuto. La corte dei Conti della Calabria ha
condannato l’ex governatore della Misericordia di Isola Capo
Rizzuto Leonardo Sacco, ed il parroco di Isola don Edoardo
Scordio al pagamento di 34.904.090,60 di euro in favore del
Viminale. In via sussidiaria condannata anche la Confederazione
Nazionale delle Misericordie d’Italia e gli ex presidenti della
Confederazione nazionale delle Misericordie di Italia. La
sentenza è stata emessa stamani dalla Sezione giurisdizionale
della Calabria della Corte dei conti presieduta dal giudice
Luigi Cirillo.
Sacco e Scordio erano stati arrestati per associazione
mafiosa il 15 maggio del 2017 nell’ambito dell’operazione Jonny
coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro,
che ha portato alla luce le ingerenze della cosca Arena nella
gestione nell’economia di Isola Capo Rizzuto ed in particolare
del Centro di accoglienza per migranti. Struttura che la
Misericordia di Isola, guidata da Sacco e Scordio (che era il
correttore spirituale) aveva gestito dal 2006 al 2017. I due
erano stati accusati di associazione mafiosa e di diversi
episodi di malversazione. Sacco, condannato in appello a 20
anni, è tornato in libertà nel 2023 a seguito della sentenza
della Corte di Cassazione che aveva annullato tutte le condanne
per malversazione. Don Edoardo Scordio, invece, nel processo di
Appello aveva subito una condanna ad otto anni ed otto mesi poi
annullata dalla Cassazione che ha disposto un nuovo processo
d’appello la cui sentenza è prevista per il 15 aprile.
La Corte dei conti ha ritenuto sussistenti le loro
responsabilità per la gestione illecita del Centro e gli
episodi di truffa e malversazione ai danni dello Stato. In via
sussidiaria, è stata condannata anche la Confederazione
Nazionale delle Misericordie d’Italia al pagamento della somma
di 10.398.053,16 euro e gli ex presidenti della Confederazione
nazionale delle Misericordie di Italia, Gabriele Attilio
Brunini (pagamento della somma di euro 2.092.074,43) e Roberto
Trucchi (2.544.640,64 euro), in favore del ministero
dell’Interno. A loro la Procura della Corte dei conti ha
contestato “di avere omesso ogni controllo sull’utilizzo delle
risorse e dei servizi resi da parte del subappaltatore
Fraternita di Misericordia di Isola Capo Rizzuto”.
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Fonte www.ansa.it 2025-04-04 14:58:45