Anche la Calabria è alle prese
con i rischi e le conseguenze legate all’obesità e al sovrappeso
della propria popolazione residente. E’ quanto emerge dai dati
del sistema di sorveglianza Passi dell’Istituto superiore di
sanità (Iss) per il biennio 2022-2023. Gli esiti del
monitoraggio dell’Iss, relativi a peso e altezza di persone
18-69enni, sono stati resi noti alla vigilia della Giornata
mondiale dell’obesità che ricorre domani.
La condizione di sovrappeso coinvolge nella regione il 35,7%
dei cittadini calabresi, a fronte di una media nazionale del
32,7. L’obesità, ovvero la malattia che si contraddistingue per
l’accumulo patologico di grasso corporeo e che comporta un
aumento del rischio di sviluppare malattie croniche – come
patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2, alcuni tipi di
cancro, problemi articolari, riguarda il 10,3% della popolazione
residente, un dato quasi in linea con la media nazionale che è
del 10,4.
Gli esperti dell’Istituto superiore di sanità consigliano di
perdere peso a poco più di un calabrese su tre pari al 32,2%
della popolazione. “L’essere in eccesso ponderale condizione
caratterizzata in genere da un’alimentazione scorretta e da una
vita sedentaria – precisano dall’Iss – è una caratteristica più
frequente al crescere dell’età, fra gli uomini rispetto alle
donne, fra le persone con difficoltà economiche e fra le persone
con un basso livello di istruzione. Il fenomeno, sempre secondo
quanto emerge dal sistema Passi, presenta una maggiore incidenza
nelle regioni del sud del Paese e incide in peggio sulla qualità
della vita.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte www.ansa.it 2025-03-03 14:28:49