Lo scontro nello Studio Ovale, alla Casa Bianca, con gli attacchi del presidente americano Donald Trump (e del vice Vance) al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, trova letture del tutto opposte tra le due forze di maggioranza italiane che esprimono i vicepremier, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia, guidata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Per il primo non bisogna avere esitazioni, schierandosi con il tycoon Usa, perché “dopo tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, è giunta l’ora della pace”, Tajani invece chiarisce di voler restare ancorato alla Ue: “Noi di Fi crediamo in un’Europa forte ed unita e lo riaffermeremo al congresso del Partito popolare europeo a Valencia”. Il leader leghista insiste, invitando a guardare al di là dell’Atlantico. “Lavorare insieme agli Stati Uniti e a tutti quelli che con tenacia e coraggio cercano di evitare una Terza Guerra Mondiale”, chiede il ministro delle Infrastrutture, prendendosela con “qualcuno che a Bruxelles ancora usa toni bellici, come quasi tutti i ‘giornalisti’ italiani”.
Botta e risposta poi tra il portavoce azzurro, Raffaele Nevi, e il responsabile dei dipartimento Esteri del Carroccio, Paolo Formentini. Nevi invita alla prudenza: “Dobbiamo cercare di mantenere la calma, essere molto attenti e responsabili”, dice, non mancando di ricordare come Salvini sia “da tempo molto affascinato dal presidente Trump ma al di là di tutto noi dobbiamo costruire le condizioni affinché quello che sta accadendo non sfoci in una nuova tensione tra Europa e Stati Uniti”. “Dobbiamo sostenere Zelensky e al tempo stesso dialogare anche con Putin per arrivare alla pace”, è l’invito di Nevi, che chiede di evitare di schierarsi con Trump o Zelensky perché “le tifoserie non vanno mai bene” quando ci sono problemi così rilevanti.
A lui replica duro Formentini. “La calma invocata da Forza Italia è impersonata dalla…
Fonte www.adnkronos.com 2025-03-01 23:26:59