“Gli sforzi che tutti stiamo portando avanti insieme” servono a “gettare le basi di una pace giusta e duratura in Ucraina. L’obiettivo, per noi, è un obiettivo che è possibile raggiungere solamente se a Kiev verranno fornite adeguate garanzie di sicurezza, per essere certi che quello che abbiamo visto in questi tre anni non accada di nuovo e per essere certi che anche le Nazioni europee che più si sentono minacciate possano invece sentirsi al sicuro”. Così la premier Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il primo ministro svedese Ulf Kristersson.
“Ritengo” che le garanzie di sicurezza per l’Ucraina “debbano essere realizzate nel contesto dell’alleanza atlantica, perché penso che questa sia la cornice migliore per garantire una pace che non sia né fragile né temporanea” e per scongiurare “il rischio che l’Europa possa ripiombare presto nel dramma della guerra. Altre soluzioni, come ho già detto, mi sembrano più complesse e francamente meno efficaci”, ha aggiunto.
Salvini: “Soldati italiani in Ucraina? Parlarne ora non ha senso”
“Parlare ora di inviare soldati italiani in Ucraina, in una terra dove attualmente c’è la guerra, non ha senso. Prima Putin e Zelensy devono deporre le armi, e poi ragioneremo di tutto”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini, ospite della stampa estera a Roma sulla proposta di Emmanuel Macron. Quanto alla spesa militare “si può aumentare, ma l’ultima cosa che faccio è tagliare la spesa sanitaria per aumentare quella militare”.
“Noi abbiamo 7.500 soldati italiani impegnati in missioni di pace in giro per il mondo, per una spesa superiore al miliardo. Prima di spendere un euro in più o di ipotizzare l’invio di un soldato in più occorre essere assolutamente certi di quello che si fa e di come lo si fa. Perché altrimenti l’esempio dell’Afghanistan non è lontano dalla nostra memoria”, ha quindi sottolineato.
“L’ultima delle cose intelligenti…
Fonte www.adnkronos.com 2025-02-26 11:07:31