(di Angelo Cerulo)
‘Epifania tutte le feste le porta
via’ ma come si fa con i chilogrammi in più acquisiti durante le
feste con i ricchi pranzi pre e post natalizi e di Capodanno?
“Nessuna ricetta miracolosa nell’immediato o soluzioni fai-da-te
potenzialmente pericolose ma vi sono, tuttavia, alcune linee
guida che si possono seguire per mantenere, nel tempo, il giusto
equilibrio metabolico senza ‘colpi di testa’” dice all’ANSA il
professor Marcellino Monda, direttore del reparto di Dietetica,
Medicina dello Sport e Benessere psicofisico e presidente del
corso di laurea di Medicina di Napoli dell’Università della
Campania “Luigi Vanvitelli”.
Insomma, non esistono soluzioni immediate per smaltire
l’eccesso ponderale ma molto si può fare per dare una mano al
nostro organismo. Secondo l’esperto, infatti, “una dieta
bilanciata ed un esercizio fisico adeguato rappresentano le
‘Colonne del Benessere’ per prevenire e curare non solo
l’obesità, ma anche una miriade di patologie, da quelle
metaboliche e cardiovascolari a quelle degenerative,
osteo-articolari e neoplastiche”. E, dunque, “uno stile
nutrizionale ricco di verdura e frutta, caposaldo di tutte le
diete salutari, pone le basi per una riduzione del peso
corporeo, tanto spesso oltre i limiti accettabili per la
salute”. Limiti superati specialmente in Campania, che è la
patria della Dieta Mediterranea, “ma anche la prima regione
italiana per obesità”.
Cosa fare? “Serve un adeguato ma non stressante esercizio
fisico quotidiano come lunghe quotidiane camminate a passo
svelto” suggerisce Monda. “Inoltre, una buona abitudine
nutrizionale – continua – prevede 5 porzioni al giorno di
verdura e frutta, ognuna di un diverso colore: rosso, giallo,
verde, bianco e viola”. Questi cibi, aggiunge, “apportano
micronutrienti con proprietà antiossidanti essenziali per
l’equilibrio ed il ristoro dell’organismo. La varietà dei colori
soddisfa anche l’occhio – che vuole la sua parte – in una
visione edonistica della buona tavola: le pietanze devono essere
salutari, ma anche belle e specialmente gustose. Se così non
fosse, potremmo nutrirci come gli astronauti: cibi salutari, ma
…. che tristezza”. Verdura e frutta sono essenziali, ma una
dieta equilibrata prevede, mette in evidenza l’esperto, “un
ampio ventaglio di alimenti capaci di soddisfare le esigenze
nutrizionali in accordo con i dettami scientifici della
Fisiologia della Nutrizione”. In questo quadro occorre, quindi,
preferire cibi con carboidrati complessi (cereali, specialmente
integrali, e legumi), che vanno utilizzati in modo moderato per
ridurre l’apporto calorico. Spiega Monda: “Un piatto di pasta
(70-80 grammi) con pomodoro poco condito è una giusta porzione.
Pesce almeno 3 volte a settimana: soprattutto quello azzurro,
ricco di proteine e di acidi grassi essenziali. E’ leggero e più
digeribile della carne”.
Per quanto riguarda la carne “è meglio consumarne di bianca,
più magra di quella rossa, che può essere tuttavia utilizzata
due-tre volte al mese”. Per il capitolo latte e derivati Monda
suggerisce di utilizzare i prodotti magri, ricchi di calcio ma
poveri di grassi. Importante, poi, è diminuire il condimento:
“L’olio extravergine d’oliva è un ottimo condimento, da
preferire ad altri tipi di grassi. Tuttavia, bisogna essere
parsimoniosi: tre-quattro cucchiaini al giorno”. Sale: meglio
tenerne sotto controllo il consumo. Una sua elevata
utilizzazione può favorire la ritenzione idrica e far aumentare
la pressione arteriosa. Utile è prediligere le spezie per
rendere gustose le pietanze. Infine, l’acqua: 2 o più litri al
giorno. Bere prima che si presenti la sensazione di sete per
prevenire la disidratazione.
Per concludere, dal professor Marcellino Monda una nota di
prudenza: “Affidarsi sempre a mani esperte per programmi
nutrizionali che, se mal condotti, possono essere pericolosi per
la salute. Ricordiamoci sempre che bisogna dimagrire per stare
bene e non per compiacere la bilancia”. Quindi, nessuna ricetta
fai-da-te, ma scegliere strade equilibrate e di buon senso,
senza eccessi restrittivi. “I risultati – dice Monda – si
ottengono nel tempo”.
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