“Entro la metà di questo secolo, oltre il 50% della popolazione sarà allergica e non si profilano miglioramenti nello scenario futuro”. E gli italiani Attualmente, sono 100 milioni i cittadini europei che soffrono di rinite allergica e 70 milioni di asma. “Due malattie spesso associate, tanto che possiamo affermare che oltre il 90% degli asmatici ha anche la rinite e metà delle persone che hanno la rinite hanno l’asma in diverse gravità”. Così Lorenzo Cecchi, presidente Associazione allergologi e immunologi territoriali e ospedalieri (Aaiito) nel suo intervento all’evento ‘Allergie respiratorie e clima: cosa sta cambiando e cosa sapere’, incontro promosso oggi da Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica.
Poiché le allergie respiratorie sono provocate da allergeni che entrano in contatto con l’organismo attraverso l’aria respirata, la correlazione tra inquinamento atmosferico/smog – è emerso dall’incontro – e aumento delle patologie allergiche è immediata. “Ciò – prosegue l’esperto – è dovuto alla sinergia dannosa tra inquinanti, pollini e allergeni. Gli inquinanti, da un lato, danneggiano la mucosa e facilitano la maggiore penetrazione dei pollini e, dall’altro, aumentano l’allergenicità degli stessi”. A questo si aggiungono gli effetti dei cambiamenti climatici, in particolare l’aumento della temperatura, che influisce, anticipando le stagioni di fioritura delle piante, come betulla e cipresso, e prolungando, ad esempio, quella delle graminacee e della parietaria.
“L’inquinamento – rimarca – contribuisce al danneggiamento della cosiddetta ‘barriera epiteliale’, un muro fatto di mattoni dove al di sotto si trova il sistema immunitario, come se fosse uno scudo che filtra ciò che arriva dall’esterno, limitando il numero di sostanze che entrano in contatto col sistema immunitario. Le sostanze che l’uomo ha introdotto nell’ambiente…
Fonte www.adnkronos.com 2023-03-23 16:11:01