È ormai questione di ore». Questa la frase circolata tra gli addetti ai lavori nei giorni scorsi in merito all’ingresso di due nuovi assessori in Giunta regionale, per sostituire Tilde Minasi (Lega) e Fausto Orsomarso (Fratelli d’Italia) eletti al Senato alle ultime elezioni politiche. Le ore in realtà sono diventate giorni, fino a trasformarsi, in sostanza, in una settimana. E di nomi, almeno ufficiali, ancora non ce ne sono. Eppure di tempo dal voto nazionale ne è trascorso (era il 25 settembre scorso) e un centrodestra vincente sembrava poter dare in tempi brevi ogni quadratura. La realtà si è mostrata diversa, anche perché le anime della coalizione attraversano situazioni differenti l’una dall’altra. E l’attivismo presidenziale del governatore Roberto Occhiuto – che già da giorni si è mosso a Roma per trovare la quadra – ha finora tamponato ogni possibile polemica, coprendo il fatto che l’esecutivo regionale stia procedendo senza due assessori di ruolo nel campo delle Politiche sociali (Minasi) e del Turismo e Marketing territoriale e Mobilità (Orsomarso). Non che l’attività sia ferma, tante sono le questioni che stanno andando avanti, ma la spinta che una figura istituzionale è in grado di imprimere a una struttura è chiaramente diversa da quella più inerziale portata avanti dai dipartimenti.
Ma messo da parte questo aspetto, è proprio quello politico che emerge in tutta evidenza. In casa Fratelli d’Italia, il vento in poppa garantito dalla salita di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi è valso a scongiurare eventuali polemiche interne e a far convergere sulla figura del sindaco di Locri Giuseppe Calabrese, che secondo gli ultimi rumors dovrebbe essere in fase di lancio verso l’assessorato lasciato da Orsomarso.
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Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-11-28 02:30:10