«Sono stanca di ascoltare i numeri che sembrano uscire fuori da un vero e proprio bollettino di guerra diramato quotidianamente dai media. In Italia solo nel 2022 sono stati commessi 221 omicidi e 82 hanno avuto donne per vittime. In ambito familiare se ne sono registrati 97, con 71 femminicidi e di queste ben 42 sono state massacrate dal partner o dall’ex. Questi dati aberranti vengono dal report interforze “Il pregiudizio e la violenza contro le donne”, che è curato dalla Direzione centrale della polizia criminale. Numeri impietosi che impongono una riflessione seria ancora una volta.
Va bene che alla Commissione Affari Costituzionali del Senato è stato approvato all’unanimità il testo unificato per istituire una commissione bicamerale di inchiesta sul Femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, va altrettanto bene che alla Camera è passata all’unanimità la mozione per la prevenzione del fenomeno di violenza sulle donne e che nel testo si impegna il Governo a dare la priorità alla “prosecuzione di politiche di contrasto alla violenza domestica”.
E vanno benissimo tutte le manifestazioni previste nel corso di questi giorni, tra le quali le “scarpette rosse”, simbolo della piaga dei femminicidi, che verranno esposte in numerose vie e piazze oppure stampare sugli scontrini o su alcuni prodotti di largo consumo come il latte (iniziativa della Coop) il numero antiviolenza 1522, ci mancherebbe. Ci vuole di più, occorre una vera e proprio rivoluzione culturale che investa entrambi i sessi, a cominciare da una vasta campagna di sensibilizzazione rivolta agli uomini ma anche alle donne che al primo tentativo di violenza, fisica o psicologica devono denunciare, alla polizia, al proprio medico, all’assistente sociale, allo psicologo, prima che tutto diventi inutile.
Nella nostra Regione sono aumentate in modo esponenziale le richieste di aiuto da parte delle donne, nei primi tre mesi del 2022 l’Istat ha…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-11-25 09:11:05