Il Copasir ha dato indicazioni su “come meglio conservare gli atti e come meglio procedere alla desecretazione”, suggerendo un metodo “a governo e parlamento per meglio procedere sulla desecretazione dando soddisfazione anche, e non solo, alle famiglie delle vittime che attendono, ancora e talvolta, un ulteriore elemento di chiarezza”. Lo afferma all’Adnkronos il presidente del Copasir e senatore di Fdi, Adolfo Urso, che, interpellato in occasione dei 50 anni dal massacro ai Giochi Olimpici di Monaco nel 1972, ricorda il lavoro svolto dal Comitato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle modalità di desecretazione, conservazione ed accesso ai documenti soprattutto in relazione agli atti terroristici del periodo 1969-1985.
“Erano anni terribili e difficili in cui il terrorismo internazionale colpiva dovunque in Occidente, soprattutto in Europa e non solo in Italia – osserva Urso – ed è giunto il momento di dare tutti gli elementi di verità affinché i cittadini e gli storici possano farsi un’idea e contribuire a un processo che restituisca piena consapevolezza su quello che il nostro Paese e l’Europa ha dovuto affrontare in quegli anni terribili”.
“Abbiamo svolto un lavoro, negli ultimi mesi, attivandolo quando la comunità ebraica di Roma denunciò episodi riferiti all’attentato alla Sinagoga svolgendo audizioni, come quella della presidente della comunità ebraica Dureghello, dei presidenti delle Commissioni di inchiesta Moro Giuseppe Fioroni e sul dossier Mitrokhin Paolo Guzzanti e di tante altre personalità – ricorda Urso – Un lavoro che non abbiamo potuto concludere per lo scioglimento anticipato della legislatura, ma che abbiamo inserito nella nostra Relazione”.
Riguardo all’intenzione della Germania di dare inizio a una commissione di storici israelo-tedeschi per riesaminare i fatti e la verità sull’attentato alle Olimpiadi del ’72 Urso osserva: “Ogni Paese ha la sua legislazione ed è sovrano. Il parlamento italiano…
Fonte www.adnkronos.com 2022-09-06 13:55:31