Nelle settimane che hanno preceduto l’arrivo in Lombardia della prima tranche di vaccini contro il vaiolo delle scimmie “c’era tantissima attesa a Milano. Da quando sono cominciate le prime campagne di immunizzazione in Europa – alcuni Paesi sono partiti con qualche settimana d’anticipo rispetto a noi – siamo stati sommersi di telefonate, mail, messaggi sui social da parte di nostri utenti e di persone che volevano informazioni. I giorni precedenti al ‘click day’ per prenotare le prime dosi sono stati un delirio”. A raccontarlo all’Adnkronos Salute è Daniele Calzavara, di Milano Check Point, spazio dedicato alla salute sessuale, dove si possono fare test per l’Hiv e altre infezioni o intraprendere un percorso di PrEP, cioè la profilassi pre-esposizione per l’Hiv, un intervento farmacologico messo in campo preventivamente per evitare un contagio nelle persone ad alto rischio.
“Arrivavano un centinaio di chiamate al giorno – ricorda – E infatti le prime 2mila dosi ricevute dalla nostra Regione sono già state tutte prenotate. Ora le vaccinazioni sono in corso. Sicuramente le quantità ad oggi sono insufficienti. Lo sono a livello globale, e in Italia in modo particolare se guardiamo a Paesi vicini come Francia e Uk”. Ed è proprio in Francia e Uk che diversi italiani sono volati per farsi vaccinare al più presto. Il ‘turismo vaccinale’ oltreconfine ha come mete città come Parigi, Nizza, o Londra, e come punto di partenza in generale i Paesi che hanno meno dosi a disposizione. Non solo la Penisola tricolore.
Come riporta per esempio il ‘New York Times’, ci sono differenze: la Spagna, sebbene sia stata uno dei centri dell’epidemia in Europa, fino alla scorsa settimana aveva avuto accesso a solo circa 5mila vaccinazioni. La Francia, con meno della metà dei casi confermati, aveva già vaccinato 27.000 persone. “E’ successo – conferma Calzavara – che alcune persone anche italiane siano andate a fare la vaccinazione a Londra o in…
Fonte www.adnkronos.com 2022-08-18 15:50:41