“Posso solo rinnovare la mia fiducia negli inquirenti perché nonostante stia passando il tempo non dubito delle loro capacità, dell’impegno e della serietà. La nostra speranza viva è sempre quella che si arrivi all’ergastolo con sentenza definitiva per gli esecutori e per i mandanti”. Così all’Adnkronos la madre di Fabrizio Piscitelli, ucciso con un colpo alla testa il 7 agosto del 2019 a Roma mentre era seduto su una panchina al parco degli Acquedotti. A tre anni dal delitto ci sono ancora punti da chiarire ma a dicembre scorso un primo passo è arrivato con l’arresto del presunto killer Raul Esteban Calderon.
Figura di spicco del tifo biancoceleste, leader degli Irriducibili, 53 anni, Piscitelli era noto negli ambienti degli ultras della Lazio con il soprannome di Diabolik.
“Continuiamo ad attendere quindi che la giustizia faccia il suo corso – dice ancora la madre – Non prendo in considerazione il contrario perché sarebbe oggettivamente molto grave”.
(Di Giorgia Sodaro)
Tre anni fa il delitto, ora indagini puntano al mandante
A tre anni dall’omicidio di Fabrizio Piscitelli, leader degli Irriducibili noto come ‘Diabolik’, ucciso con un colpo alla testa il 7 agosto del 2019 nel parco degli Acquedotti a Roma, una svolta nelle indagini è stata segnata lo scorso dicembre con l’arresto del presunto killer Raul Esteban Calderon. Indagini, che sotto il coordinamento dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sono state portate avanti nel piu’ stretto riserbo fino alla convalida del fermo dell’argentino e che proseguono ora per individuare il mandante, chi quell’omicidio lo ha voluto.
Un omicidio che ha dato il via a “una lunga scia di fatti di sangue” nella Capitale, come ha scritto pochi giorni fa il gip Francesca Ciranna nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Roma nei confronti di Giuseppe Molisso, accusato di essere il…
Fonte www.adnkronos.com 2022-08-07 14:14:54