Rubinetti a secco da giorni a Vito, così come in alcune aree collinari di Pellaro. I cittadini sono esasperati, mentre l’acqua scorre sull’asfalto da diverse e copiose perdite di una rete colabrodo, in casa manca generando disagi che non è difficile immaginare. L’estate non è ancora arrivata ma i disservizi idrici annunciano una stagione tutt’altro che rassicurante. E se anche il tentativo di adottare qualche manovra non ha sortito risultati, allora potrebbe trattarsi della pompa di sollevamento. E se fosse così salirebbe a tre il numero di quelle bruciate: oltre a Vito infatti ci sarebbero anche Arghillà e Pellaro. I razionamenti sembrano essere già partiti, da settimane, infatti i residenti nell’area collinare nord, nella frazione di Villa San Giuseppe dopo le 14 non ricevono più il prezioso liquido.
Torna al sete nelle periferie. E questa situazione vista l’esiguità dei fondi necessari per le riparazioni potrebbe diventare alla vigilia dell’estate la premessa di un’emergenza. Si perché il Comune non dispone ancora di un’autobotte con cui sopperire alle esigenze dei cittadini privati a causa dei guasti, dell’acqua corrente. E non è certo una novità, da un anno circa l’unico mezzo di cui l’ente dispone è fermo, si dovrebbe revisionare ma i danni sono così costosi e l’autocisterna così vecchia che sarebbe un investimento poco utile nel tempo. Si sperava che nei mesi invernali si potesse trovare una soluzione. Ma così non è stato e così a maggio i cittadini si sentono ancora rispondere che il Comune non dispone di un mezzo per riempire le cisterne vuote.
Era stato annunciato come imminente l’acquisto di un nuovo mezzo, succedeva mesi addietro. Sembrava che si fosse trovato un modo di acquistarne una da un altro ente. Ma nulla. Tutto tace e intanto l’estate incombe.
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Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-05-03 01:31:51