A oltre 600 metri d’altitudine tra lo Stretto di Messina e l’Aspromonte, in cima ad un ripido colle a forma di tronco di cono, il castello di San Niceto domina uno scenario panoramico di una bellezza che lascia senza fiato. Siamo nel comune di Motta San Giovanni nella Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Visitarlo stimola i richiami del passato, quando all’interno della cinta muraria fremeva l’attività di uno dei meglio attrezzati fortilizi dell’intera Calabria. Ma nello stesso tempo una visita a San Niceto offre la scoperta di bellezze naturali straordinarie, con panorami che spaziano sulle ultime propaggini aspromontane fino a Capo D’Armi, sull’Etna e sullo Stretto di Messina.
Risalente al periodo bizantino, la fortezza di S. Niceto rappresenta un raro esempio di architettura alto medievale in Calabria. Il castello presenta una pianta irregolare, che ricorda la forma di una nave con la prua rivolta alla montagna e la poppa al mare. Oggi restano ben visibili le mura di cinta, in parte franate, ma in certi tratti quasi intatte, la porta d’ingresso con le due torri quadrate e resti di altre torri ed alcuni ruderi all’interno delle cinta, come quelli di un’imponente cisterna per la raccolta dell’acqua.
La storia
Il castello fu costruito come luogo di avvistamento e di rifugio per la popolazione reggina, in seguito all’intensificarsi delle scorribande saracene lungo le coste calabresi e siciliane. Con il passaggio della Calabria sotto il dominio dei Normanni, che conquistarono la fortezza intorno all’anno 1050, tale struttura fu ristrutturata ed ampliata con l’aggiunta di alcune torri rettangolari. Da questo momento vennero scritti documenti che ne danno notizia.
Nel corso del XIII secolo il castello divenne il centro di comando del fiorente feudo di Sant’Aniceto che nel 1200 fu tormentato dalle guerre tra Angioini ed Aragonesi che si avvicendavano sul territorio reggino e, come…
Fonte reggio.gazzettadelsud.it 2022-05-01 01:30:39