Lo scompenso cardiaco è un problema molto diffuso ed è una delle maggiori cause di ricoveri in ospedale: colpisce l’1-2% della popolazione generale, con un’incidenza in aumento in età avanzata. Una patologia complessa dal punto di vista dell’assistenza dei pazienti nei diversi setting: dalla gestione delle fasi più acute in ospedale a quella della cronicità con le strutture territoriali. Inoltre, diagnosi e cura assorbono risorse importanti dei sistemi sanitari (attorno al 2,5% della spesa sanitaria nei sistemi sanitari europei). Da qui la necessità della Regione Marche di adottare, con una delibera ad hoc, il nuovo Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) per la gestione del paziente adulto con scompenso cardiaco sul territorio marchigiano. Tale esigenza si è ulteriormente rafforzata negli ultimi due anni, poiché le problematiche assistenziali si sono aggravate a causa della pandemia. È quanto riporta un articolo pubblicato sul sito di ‘Alleati per la Salute‘ il portale dedicato all’informazione medico-scientifica realizzato da Novartis.
La Regione Marche – si legge nell’articolo – ha un nuovo modello organizzativo assistenziale definito, per la prima volta, con il contributo diretto di tutte le figure professionali coinvolte nella gestione dei pazienti con scompenso cardiaco. L’aspetto innovativo riguarda la modalità attraverso la quale si è riusciti a predisporre il Pdta, coinvolgendo attivamente molti dei principali operatori del Sistema sanitario regionale. Non solo. La delibera è stata preceduta da un lavoro realizzato nell’ambito della Scuola di Health Technology Assessment Operativo, nata nel 2013 da un’idea del suo responsabile scientifico – l’ingegnere Giancarlo Conti – come iniziativa di formazione scientifica “sul campo” che mira a colmare una lacuna culturale nelle istituzioni sanitarie pubbliche, fornendo agli operatori un quadro complessivo del processo…
Fonte www.adnkronos.com 2022-04-13 11:38:18