“Ripetutamente la Lega ha segnalato, richiamato e chiesto interventi immediati sul fronte dei controlli preventivi in tutti i settori dove si genera ricchezza o si spendono le risorse assegnate alla Calabria, e, anche, all’intera Nazione”. Lo afferma Francesco Saccomanno, coordinatore regionale del partito. “Il sistema ‘ndrangheta non è un problema dei soli calabresi, ma una questione che riguarda l’Italia, l’Europa e il mondo intero. Questa, oggi lavora sottotraccia per come risulta dall’ultima Relazione semestrale della Dia sulle mafie italiane e straniere. Non esiste più il mafioso con la coppola ed il fucile, ma un mafioso gentile, con giacca e cravatta, che cerca contatti con ambienti istituzionali e aggredisce le istituzioni dal loro interno con la corruzione, infiltrandole più che combattendole. Questa strategia, più volte indicata dal dottor Gratteri, ripresa dal dottor Bombardieri, e, infine emergente dalla segnalata Relazione, ha contribuito al suo rafforzarsi e consolidarsi nel tempo, proprio in virtù di rapporti di affari e con propri legami. Anche grazie a chi non vedeva o faceva finta di non vedere, e spesso in passato, anche a chi ha sottovalutato, appositamente, la pericolosità di questa potentissima organizzazione criminale e le sue proiezioni nazionali ed internazionali. Questo è il pensiero esplicito del capo della Procura di Reggio Calabria, essendo più che evidente che la ‘ndrangheta negli anni ha coltivato i rapporti con le istituzioni, ha controllato il sistema elettorale, e, ora, con le risorse del PNRR che arriveranno, allarga sempre più le braccia per raccogliere il più possibile di queste risorse. Quindi, è indispensabile, ora, una strategia di controllo preventivo, per come già richiesto dalla Lega, e, anche e in particolare, la definizione veloce delle tante inchieste pendenti che hanno già abbondantemente ricostruito la posizione e collocazione del sistema criminale e i legami che hanno sempre più…
Fonte calabria.gazzettadelsud.it 2022-04-12 06:08:27