Guerra Ucraina-Russia, la maggioranza si avvia a definire in serata il testo della mozione unitaria che verrà votata domani in Parlamento dopo l’intervento del premier Mario Draghi sul conflitto in corso. Una nuova riunione è fissata per le 20 ma, spiegano fonti parlamentari di maggioranza impegnate a definire il documento, “sul contenuto ci siamo” e si punta a chiudere stasera senza fissare un nuovo incontro per domani mattina prima dell’aula. In particolare la mozione avrà come punto di riferimento l’articolo 51 della Carta dell’Onu, e sulla discussa questione della fornitura delle armi agli ucraini verranno sottolineati i termini di “eccezionalità” e il diritto di “legittima difesa” del popolo ucraino. La maggioranza si era già riunita stamattina, registrando alcuni mal di pancia in casa Lega e M5s legati appunto alla questione delle armi, spiegano sempre le stesse fonti. A sciogliere i nodi è stato il giro di telefonate di Draghi con i leader, mentre il testo del decreto approvato in Cdm con l’esplicito riferimento alle determinazioni dei Parlamento ha infine contribuito a superare ogni discussione, anche sulla deroga alla legge 185 del 1990 sulla vendita di armi all’estero.
“Qualche dissenso dentro il M5S, però, al momento del voto in Parlamento si manifesterà. Non certo da parte dell’ala governista del Movimento”, ammettono le fonti parlamentari. In particolare a mettersi di traverso sarebbe stato fino alla fine il presidente della commissione Esteri del Senato Vito Petrocelli.
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-28 18:41:23