Riprenderà domani pomeriggio nell’aula di Montecitorio l’esame della legge sul suicidio assistito, incardinata prima di Natale e poi slittata tra legge di Bilancio e Colle. Però le divisioni nella maggioranza, già emerse alla chiusura dei lavori in commissione, restano. Nella Lega, in Forza Italia, tra i centristi, oltre che in Fdi sul versante opposizione. Sono oltre 200 gli emendamenti presentati. Domani mattina verranno esaminati dal comitato dei 9. Nicola Provenza dei 5 Stelle relatore della legge insieme al dem Alfredo Bazoli è tuttavia “fiducioso”.
Per due ordini di motivi, spiega all’Adnkronos. Per il lavoro di mediazione raggiunto in commissione. Lo stesso capogruppo leghista in Giustizia, Roberto Turri, si è detto “soddisfatto” per le modifiche accolte che restano però “insufficienti”. E poi Provenza confida sul fatto che il Parlamento non perderà l’occasione di “approvare finalmente una legge che ponga fine alle sofferenze inaudite di tante persone”.
“La parola più usata dal presidente Mattarella nel suo discorso qui alla Camera -dice Provenza- è stata ‘dignità’. Ecco se la dignità del Parlamento deve manifestarsi, non c’è occasione migliore” di questa. Tuttavia il rischio di arrivare ad un’approvazione che non raccolga il consenso dell’intera maggioranza è concreto. Spiega Turri all’Adnkronos: “Noi restiamo contrari a questa legge, proveremo a migliorarla con i nostri emendamenti, spiegheremo la nostra posizione e daremo battaglia in aula”. Ma nessun ostruzionismo assicura: “No, non c’è alcun intento di questo tipo. Abbiamo presentato una cinquantina di emendamenti. Proveremo a far passare qualche modifica in aula”.
Magi, ‘legge così non va, troppi nodi irrisolti’ – sullo sfondo c’è referendum
Ma le perplessità sul testo arrivano per ragioni opposte anche dal versante del centrosinistra. Riccardo Magi di Più Europa ha presentato una ventina di emendamenti. “E’ un testo imperfetto e che presenta…
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-08 18:18:18