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La mia leadership nel M5S si basa sulla profonda condivisione di principi e valori. È il legame politico, prima che giuridico, quindi non dipende dalle carte bollate. E lo dico consapevole di essere anche un avvocato”. Così Giuseppe Conte, commentando con i cronisti l’ordinanza del Tribunale di Napoli che ha sospeso, in via cautelativa, il nuovo statuto del M5S e la nomina di Giuseppe Conte a presidente.
Poi, ospite di ‘Otto e mezzo’ su La7, osserva che “c’è un piano politico-sostanziale e uno giuridico-formale, che segna questa sospensione. Sospensione a cui si risponde con un bagno di democrazia. Erano già in programma delle modifiche dello statuto, si aggiungerà una ratifica da parte di tutti gli iscritti, anche quelli da meno di sei mesi, senza aspettare i tempi di un giudizio processuale. Curioso che si era sempre votato così, con il vecchio statuto, e ora viene impedita questa cosa”. “Quando arrivai io, al Movimento – spiega – chiesi solo una cosa: di risolvere il problema Casaleggio, un problema che andava avanti da tempo e di cui, alla fine, mi sono dovuto occupare anche io ma penso che il rapporto fosse ormai compromesso. Ma questo provvedimento non c’entra nulla con Rousseau”.
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Si procederà a una nuova votazione secondo le indicazioni del giudice di Napoli”, dice ai cronisti Vito Crimi, lasciando l’abitazione di Conte. “La nostra comunità mi sembra che si sia espressa in maniera molto chiara sul presidente Conte. Non credo che sia il problema dei nuovi iscritti, dei sei mesi, che possa far cambiare il risultato”, commenta l’ex reggente M5S.
L’avvocato Francesco Astone, che sta seguendo, per i vertici del Movimento e dunque del leader Giuseppe Conte, il caso di Napoli, spiega all’Adnkronos: “Torneremo a Napoli il primo marzo e chiederemo al giudice di merito di pronunciarsi. Tra 20 giorni siamo lì e naturalmente pensiamo, crediamo fermamente, che il ricorso” che ha portato…
Fonte www.adnkronos.com 2022-02-07 18:17:00