CALABRIA. ABUSO D’UFFICIO GOVERNATORE OLIVERIO, OBBLIGO DI DIMORA
OPERAZIONE DDA DI CATANZARO SU APPALTI NEL COSENTINO
Sono complessivamente sedici le
misure cautelari emesse oggi dalla Procura della Repubblica di
Catanzaro, per altrettanti soggetti, nell’operazione ‘Lande
desolate’ che ha portato, tra gli altri alla misura cautelare
dell’obbligo di dimora per l’attuale presidente della Regione
Calabria, Mario Oliverio (Pd). I provvedimenti emessi dal Gip di
Catanzaro, Pietro Care’, su richiesta della Direzione
distrettuale antimafia di Catanzaro, diretta dal Procuratore
della Repubblica, Nicola Gratteri, riguardano i reati di
corruzione, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e frode in
pubbliche forniture e coinvolgono, inoltre, alcuni dirigenti e
funzionari della Regione Calabria.
Le attivita’ investigative sono state eseguite dalla Guardia
di Finanza. Le attivita’ hanno consentito di ricostruire e
riscontrare numerose violazioni e irregolarita’ nella gestione e
conduzione degli appalti per l’ammodernamento dell’aviosuperficie
di Scalea (CS) e degli impianti sciistici di Lorica (CS), nonche’
nella successiva fase di erogazione di finanziamenti pubblici. In
particolare, le investigazioni, basate su un’attivita’ di
riscontro documentale e sui luoghi di cantiere, hanno fatto
emergere il completo asservimento di pubblici ufficiali, anche
titolari di importanti e strategici uffici presso la Regione
Calabria, alle esigenze di un imprenditore romano (Giorgio
Barberi) attraverso una consapevole e reiterata falsificazione
dei vari stati di avanzamento lavori, ovvero l’attestazione nei
documenti ufficiali di lavori non eseguiti al fine di far
ottenere all’imprenditore l’erogazione di ulteriori finanziamenti
comunitari altrimenti non spettanti.
Complessivamente, le attivita’
investigative hanno evidenziato come l’imprenditore romano, nei
confronti del quale e’ stata addebitata l’aggravante
dell’agevolazione mafiosa di cui all’art. 7 della legge n.
203/1991, abbia impegnato poche decine di migliaia di euro a
fronte di diversi milioni di euro previsti dai bandi di gara,
circostanza ampiamente conosciuta ed avallata dai soggetti
preposti al controllo ed alla erogazione delle somme, nonche’
dalle figure politiche coinvolte.
Le indagini hanno fatto luce su un diffuso sistema illecito
che, attraverso la reiterata commissione di falsi, abusi e atti
corruttivi, ha compromesso il corretto impiego delle risorse
pubbliche non consentendo lo sviluppo e la crescita del
territorio, l’elevazione del livello dei servizi resi al
cittadino e costituendo, di fatto, un ostacolo alla realizzazione
del potenziale di crescita che il territorio e’ in grado di
esprimere.
I nomi dei soggetti raggiunti dal provvedimento cautelare:
Giorgio Ottavio Barbieri (misura cautelare in carcere); agli
arresti domiciliari: De Caro Vincenzo, Guarnaccia Gianluca, Guido
Carmine, Trozzo Marco, Tucci Francesco, Zinno Luigi Giuseppe.
Obbligo di dimora nel comune di residenza: Mario Gerardo
Oliverio, Marco Oliverio. Misura cautelare del divieto temporaneo
di esercizio dell’attivita’ professionale: Cittadini Carlo, Della
Fazia Ettore, Falvo Giovanbattista. Misura cautelare della
sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio: Guzzo Rosaria,
Latella Pasquale, Mele Damiano Francesco, Rizzo Paola.
(Mav/Dire)